04_14_friendly02Terni e Prato sono le città più amichevoli verso i nostri amici animali, mentre l’Asl Napoli 1 Centro si distingue per il suo presidio ospedaliero veterinario. Questi i risultati del quarto rapporto “Animali in città” sui servizi dei capoluoghi italiani per la gestione degli amici a quattro zampe recentemente presentato da Legambiente che ha coinvolto nello studio per la prima volta anche le Aziende Sanitarie Locali.

Nonostante tutto, tra crisi economica e difficoltà di ogni genere, gli italiani amano e tutelano gli animali domestici non solo a livello personale ma anche grazie al supporto di Amministrazioni pubbliche e ASL, sempre più attente e attive in questo senso. Purtroppo però c’è ancora tanta strada da fare, soprattutto per quanto riguarda uccelli, pesci, conigli, criceti e altre specie, di secondo piano rispetto ai ben più numerosi cani e gatti. L’associazione ambientalista pertanto pone con forza l’esigenza di istituire una anagrafe unica nazionale obbligatoria degli animali da compagnia, distinta per specie e appoggia l’iniziativa di quei pochi comuni che offrono detrazioni sulle tasse locali ai cittadini che adottano cani dai canili. Come avviene a Francofonte e Solarino, entrambi in provincia di Siracusa, che hanno previsto sgravi sulla Tares a chi accoglie un cucciolo senza padrone.

La finalità dello studio, come spiega Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, è quello di “dare un concreto contributo alla crescita della corretta gestione dei milioni di amici a quattro zampe e dell’effettivo rispetto del loro benessere. Per far ciò è evidente che le politiche del settore in Italia devono saper passare da una fase pioneristica dove solo alcune realtà hanno saputo costruire esperienze positive ad una in cui tali esperienze diventino patrimonio diffuso e pratica viva in tutto il Paese“.

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Le cifre
Va detto che i risultati sono piuttosto parziali ma offrono comunque un quadro esaustivo della situazione italiana, infatti hanno risposto al questionario 85 comuni capoluogo di provincia (il 77% del campione), e solo 74 Aziende sanitarie locali, ossia il 50% delle 146 Asl contattate. Il 90% dei Comuni capoluogo ha dichiarato di aver attivato l’assessorato o l’ufficio appositamente dedicato al settore, mentre l’82% delle Aziende sanitarie locali ha dichiarato di avere almeno il canile sanitario o l’ufficio di igiene urbana veterinaria appositamente dedicati.

Il giudizio espresso su 100 punti premia quindi le città di Terni e Prato, le uniche ad aver superato la soglia di 50 punti su 100 considerata un’ottima performance, seguite da Modena, Ferrara e Verona con almeno 40 punti, e da altre 30 città che superano la soglia dei 30 punti considerata la sufficienza. Il restante (e desolante) 59% del campione, invece, non raggiunge la sufficienza.

Per quanto riguarda le ASL la sufficienza è raggiunta da 22 aziende sanitarie, 13 hanno ottenuto 40 punti su 100, e solo una, Napoli 1 Centro, supera i 50 punti su 100 grazie al suo presidio ospedaliero veterinario con un servizio h24 di pronto soccorso per cani, gatti e uccelli senza padrone, fornendo anche il ricovero in degenza e sviluppando programmi di educazione sanitaria sul corretto rapporto tra uomo, animale e ambiente rivolti alla varie fasce di età.

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Le luci e ombre nel rapporto sono moltissime come spesso succede negli studi a livello nazionale, e si può semplificare il tutto dicendo che sia nella PA che nelle ASL l’attenzione e le risorse economiche e di personale verso la tutela e la protezione degli animali sono piuttosto positive ma resta ancora molto lavoro da fare su molti aspetti, dalla gestione dei cani vaganti e delle colonie feline al loro controllo demografico, dall’uso illegale di esche avvelenate all’applicazione delle sanzioni su deiezioni e maltrattamenti.

Clicca qui per leggere e scaricare il rapporto completo.

Che tu abiti in un Comune “pet friendly” o meno, o che la tua ASL sia efficiente o abbia grandi mancanze, non dimenticare che Dottordogè sempre al tuo fianco per aiutare il tuo amico a quattro zampe. Clicca qui per fare un preventivo.