Hai deciso di avere un nuovo amico in famiglia adottando un cane in un rifugio o canile? Ottima scelta! Ma è anche una scelta importante che, come avviene per qualunque altro animale, deve essere accuratamente valutata da parte tua e della tua famiglia “umana” e soprattutto motivata dalla voglia di condividere un pezzetto della tua vita con un altro essere vivente e non, come troppo spesso accade, da un capriccio o dalla moda del momento. Cosa che può portare ad abbandoni e ritorni in rifugio o canile dopo che l’infatuazione del momento è passata. Ricordati che con l’adozione ti impegni ad occuparti di un essere vivente che non è autosufficiente, dipenderà da te per il cibo, l’acqua, le uscite quotidiane, per i periodi di vacanza e le festività… e questo per tutta la sua vita.

07_01_vet02Premesse
Adottare un cane in un rifugio o canile non è come comprarlo in negozio, non si entra, si sceglie, si paga e si esce con il cucciolo in braccio. Il processo nella maggior parte dei casi è più lungo e laborioso, varia da struttura a struttura ma quelle più serie procedono con l’affido del cane solo dopo una serie di incontri preliminari. Alcuni propongono anche tre o più incontri tra l’animale e l’affidatario candidato, in modo che l’allontanamento dal rifugio sia reso il meno traumatico possibile. Inoltre spesso è previsto un controllo pre-affido presso la casa del futuro affidatario al fine di fare una chiaccherata istruttiva con la famiglia. Questi incontri non devono essere vissuti dalla famiglia nè come una perdita di tempo nè come un pro forma ma dietro a tutto ciò c’è la volontà da parte degli operatori la volontà di porre basi solide del rapporto tra l’animale e i suoi nuovi proprietari.
Se in famiglia vive già un altro cane possono essere previsti anche** incontri tra due nuovi amici per verificare che ci sia feeling** tra gli animali (cosa non così scontata…) e ci sia l’occasione anche per creare questo feeling e non trovarsi in una situazione difficile da gestire quando il nuovo amico arriverà a casa. Inoltre nel caso in cui sia previsto un percorso di riabilitazione comportamentale si procederà con un affidamento controllato con affiancamento. Questo non è dettato dalla pericolosità del cane, anzi spesso si tratta di animali remissivi e spaventati dalle persone, ma è un percorso formativo per il padrone con nozioni di cinofilia e corretta impostazione del rapporto con il cane prescelto al fine di continuare il lavoro cominciato in canile dai volontari.

Adottare un cane adulto
Impossibile resistere allo sguardo, alla tenerezza, alla camminata buffa e incerta dei cuccioli. Ma data la serietà della scelta che stai per compiere è meglio affidarsi alla ragione più che all’emozione e alla dolcezza che i piccoli sanno trasmettere al primo impatto. Soprattutto se non hai esperienza coi cani è meglio scegliere** un cane adulto che offre diversi vantaggi**. Ad esempio saprai già quale sarà il suo carattere, la sua statura e la taglia definitiva, senza il pericolo di avere sorprese indesiderate dopo pochi mesi e avere grosse difficoltà nella gestione dell’animale. Un cane adulto, da un anno di età in poi, è già “maturo” quindi più ricettivo verso tutto ciò che gli verrà insegnato nel processo di rieducazione, l’adattamento è più rapido e facile, così come l’apprendimento delle abitudini dei suoi nuovi amici a due zampe, e in questo molto giocherà la sua gratitudine verso la nuova famiglia, soprattutto se precedentemente ha sofferto un abbandono o anni di canile.
Con un cane adulto eviterai i piccoli danni che un cucciolo può causare con i giochi necessari alla sua corretta crescita, o con il fatto che saranno necessari alcuni mesi prima che il cucciolo apprenda a fare i suoi bisogni fuori casa. Inoltre non pensare che solo da cucciolo ti divertirai con il tuo nuovo amico, l’istinto del gioco non si perderà fino all’età avanzata, quindi l’adozione di un animale non dovrà mai essere dipendente dall’età dello stesso. Anche i più vecchietti ti daranno sicuramente fedeltà e lealtà e tu gli darai l’opportunità di vivere in serenità i suoi ultimi anni. Un’ultima considerazione: i cuccioli sono i primi a trovare chi li possa adottare, i cani e i gatti che hanno più bisogno di una casa e di tanto affetto sono proprio quelli che languono da anni nei rifugi.

07_01_vet03Adottare un cucciolo
Come detto questa scelta non sempre è la più giusta se non si ha nessuna esperienza con i cani. Sei tu a plasmare e formare il tuo nuovo piccolo amico, un cucciolo adorabile potrebbe diventare un adulto mordace e dal carattere difficile a causa degli errori educativi fatti dagli umani. Inoltre non è così semplice e immediato educare correttamente un cucciolo quindi sarà difficile farlo divenire l’adulto che un umano desidera, cosa di cui invece sono convinti molto candidati all’affido. Dopo pochi mesi ci si può ritrovare con un adulto con cui non si riesce più a convivere serenamente, ingestibile, disubbidiente e nei peggiori dei casi mordace. Se la tua scelta è comunque indirizzata verso un cucciolo documentati a fondo per capire le esigenze dei cuccioli e le basi per rapportarti correttamente a lui.
Per quanto riguarda l’età che deve avere il cucciolo quando viene separato da mamma e fratelli, questo non deve mai avvenire prima dei 60 giorni di vita. Anche dopo la fine dello svezzamento vero e proprio (ca. 50 giorni) continua la sua formazione nella famiglia “naturale” e perdere questa fase potrebbe portare ad avere nel giro di pochi mesi un adulto molto poco equilibrato con parecchi problemi, che inevitabilmente vedranno coinvolti i padroni. In questi primi mesi il cucciolo impara le regole fondamentali del vivere “da cane”: la madre insegnerà il “linguaggio dei cani” rendendolo così in grado di comunicare con i propri simili, di capire i segnali di dominanza e di sottomissione, di distinguere i segnali di gioco da quelli di minaccia e così via. Insegna inoltre al piccolo che non deve permettersi di avvicinarsi al suo cibo mentre sta mangiando in quanto lei è individuo gerarchicamente superiore, e se questo insegnamento venisse a mancare il cane potrebbe mettersi in pericolo o sviluppare un comportamento aggressivo nei confronti del cibo con gli altri cani e con gli umani. In più insegna l’autocontrollo e il controllo del morso (il cucciolo gioca mordendo ma quando esagera la mamma accorre e punisce), se questo insegnamento venisse meno il cucciolo non sarebbe in grado di riconoscere i segnali di stop che gli altri individui gli inviano, cani o umani che siano. Altrettanto importante è il gioco con i fratelli che insegnerà al cucciolo a rapportarsi con gli altri cani, a capire i propri limiti e a riconoscere la superiorità di chi è più forte evitando inutili scontri, capirà che mordendo può far male suscitando il disappunto del malcapitato fratello e così imparerà a dosare la propria forza a seconda della situazione in cui si trova, ovviamente l’insegnamento varrà in futuro anche quando gioca con gli umani.
Non si sa che adulto diventerà un cucciolo! Ricordiamo che un cane adulto è più facilmente educabile alle più comuni regole, imparano più velocemente a non sporcare in casa e proprio perché adulto ha bisogno di un numero minore di uscite, non rosicchia mobili o scarpe, è più tranquillo, cammina al guinzaglio, ecc… Tutte cose che vanno insegnate al piccolo e bisogna capire che tu devi essere in grado di insegnargliele!

07_01_vet04Il cucciolo a casa
La tua scelta è caduta su un tenero cucciolotto e dopo 60 giorni dalla nascita lo puoi portare a casa dove devi continuare il lavoro iniziato dalla madre. Una delle prime cose da stabilire è dove farlo dormire, non è consigliabile allontanarlo subito dalla stanza da letto del proprietario, per i primi tempi rimanere a contatto con il proprietario può anzi rendere il cucciolo più sicuro di sé, solo pian piano, con passi sempre più graduali, il cucciolo verrà allontanato. Poi prosegui con la sua formazione e continua a fargli fare il maggior numero di esperienze possibili rispettando i suoi tempi e le sue reazioni e anche se non ha ancora fatto tutte le vaccinazioni inizia a portarlo fuori a conoscere il mondo. Mettilo a contatto con più cani possibili per imparare le diverse dimensioni, tonalità dell’abbaio o del ringhio e a comunicare con cani a cui sono state amputate la coda e le orecchie, e a contatto con più persone possibili per dargli la possibilità di formarsi un’immagine corretta dell’insieme “esseri umani”, grandi e piccoli, alti e bassi, uomini e donne, invalidi, persone in bici, ecc… Fargli conoscere più ambienti possibili e abitualo a luoghi, odori e rumori differenti in modo tale che non abbia paura dei rumori che quotidianamente incontrerà. I cuccioli che hanno avuto le giuste stimolazioni di cui abbiamo appena detto sono amichevoli e curiosi, aperti ad ogni nuova esperienza. Al contrario limitare le esperienze del cucciolo è un vero e proprio attentato alla sua capacità di reagire agli stimoli del mondo, un errore gravissimo che potrebbe compromettere il suo futuro equilibrio.
Stabilisci le regole che non dovranno più cambiare quando il cucciolo entra nella sua nuova casa. Se lo fai saltare subito sul divano continuerà a farlo anche quando magari peserà qualche decina di chili! Non capirebbe perché prima poteva farlo e ora no. E mantieni la coerenza nell’applicazione di queste regole tra tutti gli elementi della famiglia umana. Le regole insegneranno al cucciolo che sarete persone coerenti e sicure nelle quali può riporre tutta la propria fiducia, imparerà che saprete sempre fare le scelte giuste. Un cucciolo senza regole penserà che nel nuovo branco il posto di superiore gerarchico è vacante e non appena raggiunta la maturità cercherà di occuparlo. Forniscigli una corretta alimentazione durante tutta la crescita per assicurargli un corretto sviluppo fisico che, soprattutto nei cani di grande taglia, è di massima importanza.
Per quanto riguarda i suoi bisogni sappi che un cucciolo** a 60 giorni non può ancora controllare pienamente i propri bisogni**, capiterà quindi che sporchi in casa, e questo durerà fino ai 4-5 mesi.

Passa il tempo
Dal settimo mese fino al ventiquattresimo (dipende da taglia, razza e molto altro) il cucciolo raggiunge la maturità sessuale, e questo cambierà notevolmente il suo comportamento specialmente nei confronti degli altri cani. Il cane sarà più disubbidiente del solito, subirà una sorta di regressione nell’addestramento e tenterà di sfidare gli altri membri del branco (anche umani), soprattutto se non li riterrà dei validi capi. Il cucciolo sta cercando di capire che posizione occupa e se può, o deve, assumere il controllo del branco. Nella femmina il raggiungimento della maturità sessuale è segnato dal primo estro che dura circa 2-3 settimane ed è solitamente ben riconoscibile per cambiamenti fisici e caratteriali della cagna. Nel maschio il raggiungimento della maturità sessuale non è altrettanto evidente, se non per le modificazioni comportamentali: diventa più aggressivo con gli altri maschi, alza la zampa per urinare, comincia ad interessarsi alle femmine in calore ed è in grado di accoppiarsi. Un periodo critico e delicato che deve essere affrontato con pazienza e determinazione, cercando di non commettere errori perché questa fase passerà e dovremo affrontarla nel migliore dei modi.

Queste sono solo alcune indicazioni di massima e ricorda sempre che le cose cambiano da individuo a individuo. Solo una cosa accomuna tutti i cani, il bisogno di protezione e sicurezza che gli deve garantire la sua famiglia. Quindi, che tu abbia scelto di adottare un adulto o un cucciolo, difendilo sempre con una polizza **Dottordog **che puoi acquistare direttamente qui.