La vaccinazione del cane è un atto fondamentale e imprescindibile per tutelarne la salute ed evitare la diffusione di epidemie e di malattie infettive che spesso possono avere conseguenze mortali. Soprattutto negli ultimi anni la vaccinazione è diventata sempre più importante a causa dell’arrivo (più o meno legale) di molti esemplari dall’est Europa che spesso sono portatori di infezioni e malattie che da noi erano considerate scomparse da tempo, e senza un’opportuna protezione i cani autoctoni possono contrarre più facilmente tali malattie.

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Le malattie più comuni, contro le quali è necessario sottoporre il cane a vaccinazioni, sono il cimurro, l’epatite, la parvovirosi, la bronchite infettiva e la leptospirosi. I cani non vanno vaccinati solo quando sono cuccioli, ma i vaccini devono essere regolarmente ripetuti ogni anno poiché è stato provato scientificamente che la potenza degli anticorpi svanisce o diminuisce con il passare dei mesi. I cuccioli devono essere sottoposti a due o tre vaccinazioni tra il secondo e il quarto mese di vita. Non prima, è inutile e rischioso.

Naturalmente non va sottovalutato l’aspetto economico ma è difficile dare indicazioni precise dato che il costo dipende dal tipo di vaccino, dalla frequenza delle vaccinazioni, dal costo delle visite mediche e anche dalla città in cui vengono effettuati. Oltre che dalla scelta del padrone di fare o meno determinati vaccini, ripeterli nel corso degli anni, prediligere certe marche rispetto ad altre. Per fare un esempio il vaccino per la Piroplasmosi, ad esempio, è più costoso rispetto ad altri. Una media generale, semplicemente indicativa del costo, è tra i 20 ed i 60 euro ad iniezione.

Inutile dire che l’unica** persona deputata a somministrare un vaccino è il veterinario**. Questa è un’operazione molto delicata, non si tratta di una semplice iniezione, ma di un’operazione molto più complessa. Il veterinario deve inoculare piccole percentuali del virus della malattia nel corpo del cane e per questo deve essere eseguita da un professionista in grado di valutare le condizioni generali dell’animale prima di effettuarla attraverso un’accurata vista medica per accertarsi che possa sostenere il vaccino e l’inoculazione dell’immunizzazione. Vaccinare un cane non sano potrebbe causare danni irreparabili. E inoltre potrebbero subentrare problemi o reazioni anomale al vaccino contro cui il veterinario può intervenire tempestivamente ed efficacemente, al contrario di una persona non esperta.

I vaccini moderni sono generalmente molto sicuri, ma possono comunque causare** alcuni effetti collaterali**, più o meno gravi, dovuti quasi sempre ad una reazione allergica al siero iniettato.

Tra le controindicazioni più frequenti ci sono: gonfiori sul corpo, febbre, shock anafilattico, prurito, perdita di pelo, fino alla morte e all’anemia emolitica. Il gonfiore interessa tutto il corpo ed è causato da una reazione allergica che va immediatamente bloccata con un’iniezione al cortisone. La febbre può comparire subito dopo l’iniezione, ma, di norma dura solo ventiquattro ore e non desta grosse preoccupazioni. Lo shock anafilattico, invece, è immediato e causa il collasso dell’animale e bisogna intervenire subito per evitare la morte. A volte capita che nel punto in cui si è fatta l’iniezione si verifichino gonfiori, pruriti e perdita di pelo, ma, si tratta di reazioni circostanziate e non preoccupanti. L’anemia emolitica e la morte sono eventi molto rari e causati da un’anomala interazione tra gli anticorpi dell’animale e gli antigeni vaccinali. Le reazioni allergiche ai vaccini non sono in nessun modo prevedibili dal veterinario e in generale si manifestano entro due giorni dall’inoculazione.

Vaccinare il cane è necessario ma non sufficiente per proteggerlo in tutte le sue attività. Per questo c’è Dottordog, la polizza fatta su misura per lui, prova qui a fare un preventivo e scopri quanto è conveniente.