Recentemente Dottordogha raccontato cosa sono igiochi di attivazione mentale e a cosa servono. In questa sede vedremo come eseguirli insieme ai nostri amici a quattro zampe!

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Innanzitutto non possiamo/dobbiamo pensare che basti metter lì un giochino e lasciare che il cane si arrangi, non è così semplice!

Per cominciare, dobbiamo programmare un percorso in base a quelle che riteniamo essere le capacità del nostro cane, all’età, alla forma fisica, alle sue attitudini… Il percorso che abbiamo programmato all’inizio rivelerà quasi sempre qualche lacuna: osservando il cane noi dovremo essere in grado di capire cosa, dove, quando dobbiamo modificare.

Ricordate di essere sempre presenti durante il gioco: in questo modo il cane, specie se è molto abituato a contare su di voi (il che non è affatto sbagliato!), potrà cercare il vostro aiuto ogni volta che si trova in difficoltà. Questo aiuto non va dato assolutamente, ma bisogna anche essere in grado di mantenere un atteggiamento incoraggiante e soprattutto di capire se il cane proprio non ce la fa, perché gli abbiamo proposto un gioco troppo difficile. In questo caso dovremo fare un passo indietro e riproporgliene uno più semplice, affinché lui riceva comunque la gratificazione che è alla base di tutta l’attivazione mentale.

Potete costruire da soli i giochi più semplici, ma per andare oltre è utile appoggiarsi ad un professionista esperto, almeno per il tempo necessario a comprendere bene tutti i meccanismi. Se questo non è possibile, diventa una questione di semplice buon senso: se vediamo che il cane si diverte,  è collaborativo, si impegna, salta di gioia quando ci vede arrivare con scatole, blocchi di legno e affini, allora possiamo andare avanti anche da soli. Se notiamo sintomi negativi, lasciamo perdere.

**Alcune informazioni utili:
**a) i giochi vanno eseguiti in un ambiente tranquillo e privo di distrazioni;
b) non bisogna parlare al cane mentre è impegnato nella soluzione del gioco
c) quando si costruiscono i giochi in proprio bisogna stare molto attenti ad eventuali parti, spigoli, chiodi sporgenti che potrebbero ferire il cane;
d) il tempo medio per la soluzione di un gioco di media difficoltà dovrebbe essere di circa 20 minuti. Se il cane ne impiega uno o due in più, non muore nessuno: se si va troppo oltre, lo stress potrebbe diventare eccessivo;
e) riprendere l’esercizio con una telecamera può tornare molto utile per osservare i vari segnali mandati dal cane ed interpretarli serenamente in un secondo tempo;
f) il cane non va premiato quando ha risolto il gioco: il premio è la soluzione stessa, la gratificazione viene da lì.