05_26_piante02Si sa. I nostri amici pet sono animali molto curiosi che adorano stare all’aria aperta ed esplorare il mondo circostante. Uno dei modi che utilizzano è assaggiare e ingerire tutto ciò che appare nuovo, profumato e interessante. Quindi fiori ed erbe che appaiono molto appetitosi. Inoltre spesso sono spinti anche da motivazioni fisiologiche che li portano a mangiare vegetali per assimilare fibra utile ai suoi processi intestinali.

Il problema dell’assunzione di piante tossiche quindi non si limita solo ai cuccioli, più intraprendenti e ansiosi di conoscere il mondo, ma anche al cane adulto che si annoia o che sente la necessità di “liberarsi” rimettendo o aumentando la rapidità di transito delle feci nell’intestino. Non risulta, peraltro, che i nostri amici abbiano una particolare capacità di** distinguere le piante “salutari” da quelle potenzialmente velenose**. D’altra parte neppure molti dei proprietari di cani o gatti sanno che esistono piante che se ingerite sono molto pericolose per la salute di cane e gatto. In alcuni casi può essere velenosa o tossica tutta la pianta, in altri casi solo le foglie, i frutti o i fiori.

In linea generale i gatti sono più predisposti rispetto ai cani a risentire degli effetti tossici di queste piante; questi effetti però variano molto anche in base al livello di tossicità della pianta e alla quantità ingerita dall’animale. Inoltre, fatta eccezione per pochi vegetali estremamente tossici (oleandro, ricino, tasso), in grado di uccidere un cane anche se ingeriti in quantità estremamente limitate, è davvero raro che una modica quantità di tossine ingerite da questi vegetali possa determinare quadri clinici gravi non risolvibili con l’unico presidio medico attuabile nel corso di queste intossicazioni: la terapia sintomatica. Raramente esistono, infatti, degli antidoti a questi veleni naturali. Quindi non appena ti accorgi che l’animale abbia ingerito foglie, fiori o altre parti della pianta, la prima cosa da fare è rimuovere gli eventuali resti presenti in bocca e sciacquarla con abbondante acqua. Evita assolutamente di somministrare farmaci o indurre il vomito, e contatta subito il veterinario di fiducia così da avere indicazioni specifiche sul trattamento da effettuare.

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La lista delle piante pericolose più diffusa e dei disturbi che possono provocare:
Gelsomino
Disturbi: difficoltà di deglutizione, secchezza delle fauci, debolezza muscolare, mancanza di coordinazione, insufficenza respiratoria.
Oleandro
Disturbi: problemi gastrointestinali e despressione cardiaca. Attenzione anche ai sottovasi, perchè questa pianta libera i principi tossici anche nell’acqua.
Ortensia
Disturbi: sia le foglie che i boccioli possono causare diarrea, vomito, problemi respiratori, convulsioni, nei casi più gravi anche la morte.
Giglio
Disturbi: pianta molto tossica soprattutto per i gatti, nei quali compromette fortemente la funzionalità renale.
Edera
Disturbi: vomito, tremori, problemi respiratori, in generale provoca problemi all’apparato digerente e se ingerita in quantità elevata può provocare anche la morte. Attenzione anche ai sottovasi, perchè questa pianta libera i principi tossici anche nell’acqua.
Mughetto
Disturbi: tutte le parti di questo fiore possono portare a problemi gastrointestinali e aritmie cardiache. Anche in questo caso bisogna fare attenzione all’acqua presente nei sottovasi, anch’essa tossica.
Aloe vera
Disturbi: molto nota per i suoi effetti curativi, l’ingestione delle sue foglie però può provocare diarrea, tremori, vomito e aumento dell’urinazione.
Tulipano
Disturbi: tossica soprattutto per i gatti, i bulbi di questa pianta possono provocare problemi all’apparato digerente, di natura non particolarmente grave.
Petunia
Disturbi: dolori addominali, diarrea, letargia, salivazione anomala, problemi gastrici e rallentamento del battito cardiaco.
Azalea
Disturbi: foglie e nettare se ingeriti possono provocare problemi gastrointestinali, neurologici e cardiaci.
Stella di Natale
Disturbi: contiene latte irritante per l’uomo e velenoso per gli animali, nei quali può provocare infiammazioni alla bocca, spasmi allo stomaco e vomito.
Dieffenbachia (o “pianta del muto”) e Monstera
Disturbi: entrambe prive di fiori, le loro foglie sono irritanti per i cani e velenose per i gatti. Se ingerite provocano stomatite, abbondante salivazione, eritemi e vescicole.
Rododendro
Disturbi: vomito, nausea, forte salivazione, diarrea, depressione, coliche, problemi cardiaci e renali.

Occhio alle piante che hai in casa o che trovi nel parco dove porti il tuo Fido a passeggio, e per evitare spiacevoli inconvenienti non dimenticare di sottoscrivere una polizza Dottordogqui.