Siamo cani o siamo eroi?

Abbiamo già parlato in questo articolo dei cani professionisti – poliziotti, soccorritori, medici – che si rivelano aiuti spesso insostituibili per l’uomo. Queste sono alcune storie di eroi a quattro zampe che hanno commosso tutto il mondo.

Miracle

Recente vincitore del premio “Friends for Life” in occasione dell’edizione 2015 di Cruft, la più grande esibizione canina al mondo. Miracle era un cane randagio catturato per strada in Thailandia e destinato al mercato illegale con il Vietnam per finire sulle tavole dei ristoranti locali. Il carico è stato però bloccato dalla polizia e dagli attivisti dell’associazione animalista Soi Dog Foundation che hanno postato le foto dei cani salvati. Dalla lontana Scozia una giovane donna, Amanda Leask, ha visto le foto e letto la storia e deciso di adottare questo cucciolo per suo figlio Kyle di 6 anni affetto da paralisi cerebrale e autismo. Il rapporto tra i due è stato subito immediato, Miracle si è dimostrato un terapista eccezionale, di grande sensibilità e capace di instaurare con Kyle un rapporto non verbale straordinario.

Akil

Tra le decine di vittime del sanguinoso attentato terroristico di Tunisi c’è anche Akil, un pastore tedesco in servizio presso la brigata cinofila della polizia tunisina. Akil era al lavoro come supporto nell’operazione delle forze di sicurezza al museo del Bardo ed è morto durante la sparatoria nella quale hanno perso la vita turisti stranieri e personale del museo. La radio locale Mosaique riferisce che il giovane cane poliziotto (un anno e mezzo) è stato portato via al termine delle operazioni tra gli applausi della folla e pare che addirittura grida di dolore si sono levate dalla folla al passaggio del corpo insanguinato del cane.

Blacky

Sottotitolo: cuore di mamma. Questa storia viene dalla lontana Valparaiso in Cile e racconta di Blacky, una giovane cagnolina dal manto nero, madre da pochi giorni. La zona boschiva dove viveva è stata colpita da un violento incendio che ha raso al suolo 500 ettari di terreno, facendo una vittima e diversi feriti, mentre i pompieri erano impegnati a domare il fuoco lei ha trasportato uno ad uno i suoi nove cuccioli prima a distanza di sicurezza, per poi riporli in una buca da lei stessa scavata sotto un container di metallo. Avvisati della situazione, i vigili del fuoco si sono adoperati, quindi, per salvare sia madre che cuccioli. Adesso gli abitanti, rimasti profondamente colpiti dall’eroico gesto, hanno deciso di adottare i cagnolini appena saranno stati svezzati dalla madre.

Toby

Una coppia con due figli piccoli adotta un giovane ospite del canile intercomunale di Monza restando colpiti dal suo sguardo e dalla sua espressione. Toby si ambienta benissimo nella sua nuova casa, diventando amico e compagno inseparabile dei bambini ma una notte d’estate Toby inizia ad abbaiare così forte da svegliare tutta la famiglia. Mentre Toby fa la spola tra la porta d’ingresso e la camera da letto la coppia si alza e vicino alla porta d’ingresso sente un flebile “Chiamate il 118”. Fuori dalla porta trovano disteso sul pianerottolo il vicino che, colpito da malore, era riuscito a trascinarsi fino alla porta del loro appartamento, senza però trovare la forza per suonare, accasciandosi a terra. I paramedici giunti sul posto hanno potuto prestare i soccorsi e Toby ha contribuito a salvare una vita umana.

Barry

Abbiamo anche parlato dei musei dedicati ai cani in questo articolo in particolare di quello dedicato ai San Bernardo. Un antenato degli attuali esemplari di questa razza, Barry, è un cane per nulla comune, protagonista del salvataggio di oltre quaranta persone nella sua vita di soccorritore che terminò nel 1812 a causa della sua età avanzata. Barry morì nel 1814 dopo aver raggiunto la città di Berna accompagnato da un frate, e proprio al Museo di Storia Naturale di Berna è conservato il suo corpo imbalsamato la cui esposizione il museo ha deciso di ampliare in quanto simbolo della storia del soccorso alpino. Il ricordo di questo cane speciale viene perpetuato nel tempo anche grazie all’allevamento dell’Ospizio che dà il nome “Barry” ai migliori cuccioli che nascono nella struttura.

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