Cosa rende felice il pastore tedesco?

Alcuni suggerimenti su come comportarsi per rendere felice il tuo Pastore tedesco.

Storia

Il cane da pastore tedesco, comunemente abbreviato in pastore tedesco, appartiene al 1º gruppo di razze canine (Cani da pastore e bovari) con riferimento alla sezione 1, cani da pastore con brevetto da lavoro ed impiego come cane da utilità, da difesa e per usi molteplici. Il primo esemplare storicamente riconosciuto fu “Hektor von Linksrhein” nel 1899 e il 28 luglio del 1901 fu stilato il primo standard del cane da pastore tedesco composto da 11 punti. Nel 1921 ad opera di Herr Otto Kämpfedel venne introdotto il “Körschein” ovvero un documento che attestava l’effettiva idoneità caratteriale e morfologica del soggetto canino iscritto allo Zuchtbuch, a seguito della crescente produzione di esemplari canini, che molto spesso disattendeva le più ovvie cautele previste dalle direttive societarie in materia di allevamento.

Personalità

La dote principale di questa razza canina è la versatilità, a spiegare la duttilità del suo** impiego in numerose attività**. Molto diffuso nei servizi di protezione civile, cane da valanga, ricerca di dispersi in superficie o tra le macerie, cane guida per non vedenti. E naturalmente star cinematografica e televisiva! Fin da cucciolo ha bisogno di socializzare con altri cani, animali e persone, pertanto è opportuno condurlo in luoghi dove possa ampliare il proprio bagaglio di esperienza in stimoli e sensazioni (parchi cittadini, strade e quartieri trafficati, ecc…) e, possibilmente, socializzare con cani adulti di grossa taglia. Molto duttile ad adattarsi a varie condizioni di vita e molto attaccato al proprio riferimento umano, proprio per questa ragione il pastore tedesco è un cane col quale convivere e condividere esperienze e situazioni.

Cura

Dal punto di vista prettamente clinico le patologie più ricorrenti, dovute più che altro ad uno spregiudicato allevamento commerciale piuttosto che ad una predisposizione morfologica, sono la displasia congenita dell’anca, del gomito e dell’anca, complicanze al tratto di rachide lombare o comunque interessare la parte finale del tratto dorsale (lordosi e cifosi del dorso). Una malattia che si manifesta con una certa incidenza è la mielopatia degenerativa, una malattia del midollo spinale che compromette la funzionalità degli arti posteriori; fortunatamente è disponibile da qualche anno un semplice ed economico test del DNA che consente di individuare il gene mutato responsabile della patologia. I lavaggi frequenti non sono richiesti, tuttavia il mantello richiede di essere pettinato e spazzolato quotidianamente (con pettine con rima dentata in metallo non troppo fitta e una spazzola dotata di setole semi dure, meglio se naturali).